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I metodi antiage naturali

- I COMPLESSI MULVITAMINICI -

Oggi, i seguaci dell’anti-invecchiamento adottano uno stile di vita vicino all’ascesi evitando qualunque abitudine pericolosa e dipendenza, facendo esercizio il più possibile e prestando attenzione all’alimentazione, ma tutto ciò non basta!.
Molti medici consigliano l'integrazione di sostanze, i cui benefici sono dimostrati da numerosi studi;
infatti, i diversi meccanismi dell’invecchiamento possono essere rallentati in modo significativo con un’integrazione nutrizionale adeguata.

Assumere quotidianamente un’integrazione multivitaminica, permette al corpo di ricevere tutti gli elementi essenziali per il buon funzionamento e ridurre il rischio di cancro.
Uno studio del 2012 (Multivitamins in the Prevention of Cancer in Men - The Physicians’
Health Study II Randomized Controlled Trial
) basato su complesso multivitaminico completo di tutte le vitamine idro e liposolubili, dei principali minerali e oligoelementi (magnesio, zinco, selenio, iodio, manganese, cromo, molibdeno, boro) e di due carotenoidi indispensabili: luteina e licopene, ha mostrato una riduzione del 40% del rischio di sviluppare il cancro.
Quindi, i risultati di questo recente studio confermano ulteriormente quelli di altri precedentemente eseguiti sui complessi di multivitamine e minerali per attestarne gli effetti benefici sul corpo umano.
Tutte queste sostanze nutritive lavorano tra loro e alleviano i deficit alimentari, garantiscono il corretto funzionamento del metabolismo e permettono di completare in modo ideale l’alimentazione
L’assunzione quotidiana attraverso  multivitaminici è quindi la protezione per garantire un benessere ottimale, infatti :
  • si integrano sostanze antiossidanti per evitare che l’organismo si  ossidi
  • si controlla la glicazione, al fine di evitare la "caramellizzazione" dei tessuti causata dagli zuccheri e dai carboidrati ad alto indice glicemico.
  • si riduce l’infiammazione cronica che colpisce la maggior parte degli organi che invecchiano.
  • si integrano gli ormoni per invertire il declino ghiandolare associato all’età.